CALAMECCA

Calamecca è una frazione del comune italiano di San Marcello Piteglio, nella provincia di Pistoia, in Toscana. La prima notizia certa del toponimo Calamecca risale all'alto Medioevo, precisamente il 9 aprile 767, ed è contenuta in un atto notarile conservato nell'Archivio Storico Pistoiese, nel quale un nobile longobardo, tale Willifredo di Willerado, assegna in dote alla Chiesa dei Beati Pietro e Maria a Piunte una silva e quattro case. 1182 - Il castello è sottoposto ad un lungo assedio da parte dei pistoiesi per la sua importanza strategica che termina con la presa e la distruzione del castello. L'abbattimento avvene a norma dell'articolo 135 degli antichi Statuti del Comune di Pistoia. Il paese è privato anche della Pieve. 1244 - Il Comune di Pistoia effettua a scopo fiscale un censimento dal quale risulta che Calamecca conta 45 fuochi (circa 200 persone). Nella lotta fra le famiglie dei Panciatichi e Cancellieri Calamecca è un feudo ghibellino fino alla conquista del 16 febbraio 1290 ad opera del guelfo Spino di Trivulzio. 1303 - Il castello è nuovamente raso al suolo per aver dato rifugio al lucchese Giovanni Trinciavelli dopo il tentativo fallito di impadronirsi della città di Lucca. 1328 - Calamecca ritorna nelle mani di Ricciardo Cancellieri ma Giovanni Panciatichi la riconquista dopo numerosi assalti. Nel 1332 i Pistoiesi ricostruiscono la rocca. Nel censimento del 1334 a Calamecca vengono registrate 209 "bocche fiscali", quattordici anni dopo la popolazione è decimata dalla peste nera. 1382 - In un documento dell'epoca Calamecca è descritta così "Castrum Calameche cum muris muratis undique cum una turri et cum fortililiis actis ad defensionem dicte rocche ". In questo periodo avviene un notevole calo della popolazione a seguito di carestie, pestilenze e lotte di fazione: dal censimento del 1383, 130 bocche sia arriva a 82 bocche nel 1404. 1402 - Ricciardo il Giovane si allea con Gian Galeazzo Visconti signore di Milano per abbattere i Panciatichi ma la morte del duca tronca il suo disegno e la conseguenza che ne scaturisce è la cessione ai fiorentini dei Castelli di Sambuca, Calamecca e Piteglio. 1403 Calamecca viene assogettata al Capitano della Montagna. 1502 - Una parte dell'esercito dei Panciatichi in numero di 150 persone, furono improvvisamenle da quei di Calamecca assaliti in Prunetta, e non potendo quelle difendersi, convenne loro per salvare la vita prendere di notte tempo la fuga. 1526 e 1614 - Stesura degli statuti di Calamecca per proteggere i beni della comunità e rendere tangibili i suoi confìni Dicembre 1529 - Gli abitanti della Serra al seguito dei Panciatichi incendiano il castello di Calamecca che tiene la parte de' Cancellieri; questi ultimi si accingono alla vendetta e raggiunti nel paese di Crespole vengono trucidati. 2 Agosto 1530 - Francesco Ferrucci con tremila fanti e trecento cavalieri nel tentativo di portare soccorso alla città di Firenze assediata dalle truppe imperiali, arriva a Calamecca e vi pernotta prima di combattere l'ultima sua battaglia, quella di Gavinana. Da qui scrive la sua ultima lettera ai Dieci di Balia. 1532 e 1537 - Incediate e distrutte case della fazione cancelliera del castello di Calamecca da parte dei Panciatichi. dal 1628 al 1631 - Carestie ed epidemie di tifo petecchiale e in seguito la peste colpiscono di nuovo il paese. 1693 - Calamecca ha una lunghissima controversia territoriale con il Comune di Momigno. 24 aprile 1775 - Con le riforme leopoldine e I'abolizione delle magistrature locali termina l'autonomia amministrativa di Calamecca. 1915-1918 - Nella Grande Guerra perdono la vita sei soldati di Calamecca. Nel '21 viene realizzato il monumento funebre in ricordo dei caduti. Il 29 Luglio 1929 viene inaugurato il Parco Rimembranza. Settembre 1943 - Inizio della costruzione della Linea Gotica sui monti sovrastanti Calamecca. Il 5 ottobre 1943 un bombardiere americano 817 viene abbattuto dai caccia tedeschi nella vallata fra Calamecca e la Serra. Ottobre 1943 Manrico Ducceschi (Pippo) costituisce nei pressi di Calamecca il primo nucleo partigiano. Fanno parte di questa formazione denominata "Esercito di Liberazione Nazionale - Comando Xl Zona Militare Patrioti" i calamecchini Cioletti Giorgio, Fanti Gernando, Pocci Giuseppe e Renata Bartolozzi con la quale si unì in matrimonio. Nella notte 18/19 marzo 1944 avviene l'assalto di 15 partigiani con alla testa Pippo alla fattoria della Macchia Antonini dove vengono neutralizzati circa 180 Pionieri della III compagnia del 2° btg. Pionieri. Tra il 19 e il 25 settembre 1944, Calamecca, come molti paesi della provincia di Pistoia, subisce una durissima rappresaglia da parte delle forze tedesche in ritirata nel corso della quale trovano la morte quindici persone di cui due bambini. I responsabili sono probabilmente alcune pattuglie della 16a Divisione SS "Reichsfuhrer", che dopo aver lasciato Sant'Anna di Stazzema e la zona di Apuania, si sta dirigendo verso il valico appenninico e il bolognese, a commettere queste ripetute violenze.[1] Primi giorni dell'Ottobre 1944 Calamecca è liberata.

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